Visita di condoglianze, atto unico di Achille Campanile

Trama Nel prologo le voci 1 e 2 esprimono il pensiero dell’autore che, in un serrato susseguirsi di controsensi e frasi fatte, mette alla berlina con brio paradossale tutte le onnipresenti convenzioni in circolazione sulla morte.
Campanile, facendo garbatamente il verso a Pirandello, suo estimatore crea nel prologo un momento di “teatro nel teatro” in cui i protagonisti muoiono e resuscitano. “Siamo nati per soffrire” con questa battuta ai apre l’atto unico ed a seguire una sequenza di frasi fatte, di atteggiamenti di circostanza, un vero e proprio dizionario dei luoghi comuni a cui si assiste in occasione di evento luttuoso.
Si può ridere della morte? Anche su questo problema insolubile dell’uomo, Campanile dimostra il suo impareggiabile estro comico regalandoci un saggio di vero “teatro dell’assurdo” con un finale a sorpresa.

L’autore Achille Campanile nasce a Roma il 28 Settembre 1899. Cominciò a scrivere giovanissimo. Gli inizi col giornalismo, in pieno fascismo e il teatro con le prime Tragedie in due battute, in cui prevale il gusto per i giochi di parole ed un clima surreale. (campanile.it)

Regia Nando Carrega Aiuto regia Cinzia Ubaldi Verga
Scenografia: Mario Romano` Coreografia Katia Camarda
Aiuto Scenografia Giovanni Vallongo Adriano Sabbadin Mario Clerici
Costumi Celestina Sabbadin  Assistente di palcoscenico Gabriella Cairoli Luci Fabio Marfa

INTERPRETI

Nando Carrega
Doris Cairoli
Maria Grazia Raimondi
Simona Mondani
Elisabetta Braga
Maurizio Malimpensa
Annarella Manta
Egidio Danesi
Celestina Sabbadin
Cinzia Ubaldi Verga
Alessandro Leoni
Giuseppe Roncoroni
Giovanni Vallongo 
Gabriele Mandaglio

Rappresentazioni
Sabato 7 maggio 2011 ore 21,00
Domenica 8 maggio 2011 ore 21,00
Sabato 14 maggio 2011 ore 21,00